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L'artista Marco Mattiuzzi e il Memento Mori

L'Arte Macabra della Morte

L'arte macabra della morte ha affascinato le persone per secoli. I temi che abbraccia vanno dal ricordo di una sconfitta eccessiva all'esorcizzazione della paura della morte, fino ad arrivare alla curiosità su come sarà la nostra vita dopo la morte. La frase latina "Memento Mori" - ricordati che devi morire - si riferisce al fatto che esiste un senso collettivo di inevitabilità nell'affrontare la morte e ha ispirato molti artisti a creare opere artistiche in omaggio alla fine della vita. Durante il medioevo, quando la spiritualità regnava sovrana, l'arte macabra era comune tra i nobili, che si sentivano fortemente attratti da questa tematica quasi mistica. Anche oggi c'è ancora qualcosa di affascinante in queste opere, forse perché siamo tutti destinati a morire ed è meglio prendere atto del nostro destino prima che sia troppo tardi.

Memento Mori: Significato e Origini

Memento Mori non è un semplice avvertimento, il "ricordati che devi morire" ha un significato ben più profondo. Può essere interpretato come un monito a non prendere la vita troppo seriamente e ricordarsi di apprezzare ogni momento prezioso che abbiamo qui, come anche quello di non sprecare il proprio tempo in occupazioni futili, di non smarrire il significato della esistenza terrena. L'usanza della frase "Memento Mori" ha origini antiche ed è stata praticata da vari gruppi sociali durante l'era classica e medievale. Gli artisti spesso creavano opere ispirate al memento mori per ricordare agli esseri umani di essere consapevoli del tempo limitato che hanno in questa vita. Queste opere d'arte possono assumere diverse forme, dipinti, sculture, gioielli e altri pezzi decorativi. La Memento Mori era considerata utile anche come mezzo per contrastare le paure associate alla morte e incoraggiava gli individui a intraprendere il cammino spirituale verso l’illuminazione.

Desiderio di Esorcizzare la Morte

Il desiderio di esorcizzare la morte è antico come l'uomo stesso. Nel Medioevo, in particolare, era comune adottare simboli e pratiche per affrontare la paura che suscita l'inevitabilità della morte, le statue di santi e gli edifici religiosi come chiese e cimiteri erano sovente decorati con rappresentazioni della morte. Il Memento Mori, un concetto espresso attraverso simboli come teschi, croci e corone funebri, è stato usato abbondantemente per ricordarci la fragilità dell'esistenza umana in questa vita. Con l'intento di superare il timore di fronte a cosa inevitabile, diverse persone hanno fatto ricorso a rituali che hanno permesso non solo di affrontare le paure legate alla morte liberandoci dal pesante carico emotivo che spesso accompagna il ricordarsene.

Il Medioevo e la Paura della Morte

Il Medioevo è stato un periodo di profonda superstizione e paura della morte. La gente sapeva che la morte era una realtà ineluttabile, ed era preoccupata soprattutto dall'ignoto che essa rappresentava. Questo senso di ansia si rifletteva nell'arte e nei rituali medioevali, con l'utilizzo di Memento Mori come simboli di monito e ammonimenti a non dimenticare l'ineluttabilità della morte. I riti religiosi servivano a placare le paure legate alla fine inevitabile della vita, proponendo l'idea del paradiso come ricompensa per coloro che hanno condotto vite buone in questa vita. La paura medioevale della morte è ancora ben presente oggigiorno, ma è stata trasformata da un terrore primordiale ad un rispetto più maturo ed accettazione del destino finale di tutti noi.

Artisti che hanno Creato Opere sulla Morte

Artisti di ogni epoca hanno da sempre dedicato le loro opere alla morte, rappresentandola sotto varie forme. Nel Medioevo, la paura della morte era molto radicata e veniva spesso rappresentata in dipinti che ritraevano scene macabre come cappuccini con feretri e cimiteri. Le danze macabre erano un'altra forma d'arte popolare durante quell'epoca, con personaggi di diverse età ballanti insieme al suono di tamburi. In seguito gli artisti iniziano ad esplorare tematiche legate alla morte più profondamente, come le implicazioni sociali e filosofiche a essa associate. Le opere d'arte diventano più complesse ed evocative; raffigurano la fragilità della vita umana, i contrasti tra ricchezza e povertà, la vanità e l'ironia del destino. Oggi moltissimi artisti contemporanei scelgono ancora di affrontare il tema della morte attraverso le loro creazioni: dipinture che evocano paure assopite; sculture che riflettono sul senso dell'esistenza; fotografie che immortalano la triste realtà dell’inesorabile passaggio del tempo.

L'Artista Marco Mattiuzzi e il Memento Mori

La fine dell'umanità

L'uomo è caduto e non si alzerà
La terra è coperta di polvere grigia
Le stelle sono spente e l'umanità è finita.

Nessun segno di vita, nessuna luce
Tutto è vuoto e silenzioso in questo mondo infame
Le lancette dell'orologio si sono fermate.

La notte è scesa sulla terra
E con essa è arrivata la fine dell'umanità
Non ci sono più speranze, niente può essere salvato.

L'umanità ha perso la sua lotta contro il tempo
E la sua forza è ormai spenta
Ma non dimentichiamo mai
Che una volta ci siamo stati.

Non ci sono più sogni, niente da sperare
L'umanità è finita e tutto è morto.

Immagini e testi © Marco Mattiuzzi

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